giovedì 5 settembre 2013

VISITA A CHIOGGIA

Lunedì 2 settembre, siamo andati a fare una passeggiata per Chioggia.
Le nostre guide, ci hanno spiegato un po'  di storia e fatto visitare palazzi e  chiese antiche meravigliose.

Ecco alcune immagini di quello che abbiamo visto :


Porta Garibaldi


 
Ingresso della città, un tempo veniva chiamata porta di S. Maria, probabilmente per il pregevole capitello della Madonna di marina presente al suo interno assieme ad una lapide che ricorda il passaggio di Pio VII.
La sua struttura ad arco risale al 1530 e originariamente faceva parte della fortificazione a difesa della città.Attraverso di essa si entra nel Corso del Popolo, principale strada di Chioggia, volgarmente chiamata "piazza" dalla gente del posto.

Refugium Peccatorium



 Probabilmente sempre stato uno degli angoli più caratteristici e suggestivi di Chioggia, è situato a fianco del Duomo, e volgarmente chiamato dalla popolazione "sagraeto" (piccolo sagrato). Chiamato così per la statua della Madonna con Bambino, sormontata da una cupola dorata. Un tempo la statua si trovava sulla scalinata dell'antico palazzo comunale, e davanti a questa passavano per l'ultima preghiera i condannati a morte.








 


Il Duomo (o la cattedrale) 

 

La sua costruzione risale all'epoca in cui venne trasferita qui la sede vescovile che prima si trovava a Malamocco, all'incirca nel 1100. Nello stesso luogo esisteva in precedenza un'altra chiesa fin dall'anno mille. La sua attuale struttura e il suo orientamento si devono all'opera di Baldassare Longhena, superbo architetto seicentesco che avrebbe realizzato in seguito anche la chiesa della Salute a Venezia, il quale curò la ricostruzione in seguito all'incendio che la distrusse nel 1623.In questo modo la chiesa presenta tracce di differenti epoche e stili. Infatti, sul lato sinistro troviamo una fontana con elementi decorativi provenienti dall'edificiooriginario e un sarcofago del 1474, mentre sul lato destro troviamo statuette quattrocentesche. Sopra l'entrata del campanile c'è un bassorilievo del 1300.
In fact, on L'interno è suddiviso in tre navate e ricco di opere interessanti come alcuni dipinti di Andrea Vicentino (1593), di Francesco Rosa (1685), di Pietro Malombra(1598), di Alvise dal Friso (1593) e molti altri.
Varie sono anche le sculture di Bartolomeo Cavalieri (1677), di cui pure si deve, fra l'altro, il monumentale pulpito in marmo di Carrara. Sulla porta un bassorilievo, denominato la Madonna del Riposo, ricorda la sosta di papa Alessandro III nel 1177 quando si fermò a Chioggia prima di recarsi a Venezia a firmare la pace tra impero e papato con Federico Barbarossa Il duomo è ora dedicato ai S.S. Felice e Fortunato le reliquie dei quali vengono ora conservate in una cappella
 

Il tempietto di San Martino




Il tempietto di San Martino è uno degli edifici più caratteristici e pregevoli del patrimonio artistico della città. E' in stile gotico-veneziano, con una cupola ottogonale all'esterno e semicircolare all'interno.
Internamente ha mattoni scoperti e dipinti, mentre nelle pareti esterne sporge un intreccio di archetti ogivali, formato da laterizio lavorato a mano: questo ricamo si ripete sia nella cornice sottostante il tetto sia nel tiburio, dove gli archetti sono a tutto sesto, interrotti e racchiusi da colonnine con capitelli marmorei che danno eleganza e scioltezza all'interno edificio. Le finestre in puro stile gotico si presentano alte e strette e permettono un filtrare ridotto della luce come è tipico delle costruzioni gotiche. Conserva un prezioso polittico, una delle più antiche opere della città attribuibile, secondo gli ultimi studi, alla bottega di Paolo Veneziano.

 

Chiesa di SS Trinità


 Dell’antico complesso cinquecentesco, sede della Confraternita dei Battuti, detta dei “Rossi”, per il colore del saio che indossavano, si conserva soltanto l'oratorio il cui soffitto è splendidamente adorno delle tele di valenti pittori veneziani imitatori dello stile del Tintoretto e del Veronese. L’attuale chiesa risale, invece, al 1705 ed è opera del celebre architetto veneziano Andrea Tirali. Una lapide sulla facciata ricorda l’orinazione a sacerdote del filosofo A. Rosmini avvenuta nel 1821.










 

Chiesa Santa Caterina




Edificata nel 1384 con convento annesso nel quale trovarono asilo le monache di Santa Caterina che avevano avuto distrutto il loro convento dalla guerra di Chioggia. La chiesa è di origine molto antica, risalendo la sua costruzione alla fine del XIV secolo.
Presenta una struttura di stampo romanico con sovrapposizione di elementi barocchi aggiunti nel XVII e XVIII secolo.
Nella chiesa di S. Caterina è conservata anche un'immagine della Madonna della Salute, la cui festa viene celebrata il 21 novembre, una della poche occasioni in cui la chiesa è aperta al pubblico.






 

Chiesa dei Salesiani



Chiesa di Sant'Andrea


L'edificio religioso, rimaneggiato nel 1700, ha al suo fianco la torre-campanile di stile romanico risalente al XI-XII sec. e, un tempo, torre di difesa e di avvistamento militare.
All'interno si ammira una Crocifissione di Palma il Vecchio (1480-1528).







 OROLOGIO SULLA TORRE DI SANT'ANDREA







Chiesa di San Francesco


 Su corso del Popolo sorge la chiesetta di S. Francesco delle Muneghette (il convento delle ex - Muneghette è oggi sede del commissariato di Polizia), costruita nel 1454 e restaurata nel settecento con l'aggiunta di decorazioni. All'interno si possono ammirare il soffitto affrescato da Michele Schiavoni e gli stucchi di Giacomo Gaspari, lavori risalenti al 1743.










Chiesa di San Giacomo




La chiesa più grande dell'insolito complesso del Canal Vena é la Basilica di S.Giacomo, elevata a tale titolo perchè ospita un'icona molto venerata: "La Madonna della navicella", ritrovata dopo un'apparizione della Madonna con il corpo di Cristo piagato dai peccati dei chioggiotti, dal povero ortolano Zalon sulla riva della spiaggia di Sottomarina nel 1508.
L'immagine é custodita nel sontuoso e ridondante altare maggiore, circondata da numerose "tolele", le ingenue tavolette votive donate come ex-voto, segno di una religiosità popolare molto forte. Colpisce anche che, di fronte ad altre immagini sacre, sono esposti numerosissimi ex-voto di argento antichi e recenti.
L'antica chiesa romanica, a tre navate su basse colonne, probabilmente era più suggestiva, ma fu demolita per il degrado e sostituita da questa a navata unica, disegnata da Domenico Pelli e consacrata nel 1790 dopo cinquant'anni dall'inizio dei lavori, che divenne Basilica nel 1806 quando accolse la reliquia.
Vi sono due opere d'arte interessanti, nel lato destro vi é una pala d'altare che é un'autentico puzzle. I due santi nella parte inferiore sono attributi a Giovanni Bellini detto il Giambellino (1430-1516), la parte superiore é di Antonio Marinetti (1719-1790) ed al centro é inserito il viso della Madonna, affresco staccato, proveniente dal Palazzo Granaio. Attira l'attenzione anche il vastissimo affresco del soffitto di 223 mq, opera settecentesca a due mani del pittore vicentino Mauri, che dipinse la scenografia, e del pittore locale Antonio Marinetti detto il Chiozzotto, allievo fedele di Giovanni Battista Piazzetta (1682-1754).
 

Chiesa dei Filippini


Eretta nel 1772 dal Conte Ludovico Manin, padre dell'ultimo Doge di Venezia che aveva già in passato contribuito all’erezione dell’Oratorio, ove la comunità filippina si radunava per i riti liturgici.
Internamente si presenta costituita da un’unica navata affiancata da cappelle decorate con stucchi e affreschi; il presbiterio, di forma quadrangolare appare sopraelevato. Di notevole effetto appare invece l’affresco del soffitto (10,30 x 3,23 m) eseguito in soli 14 giorni da Giacomo Casa nel 1865.
Esso raffigura la Vergine venerata da S. Filippo e, nella parte bassa del dipinto, i padri fondatori dell’oratorio filippino di Chioggia intenti a presentare al conte Manin il progetto della chiesa.

Palazzo Granaio




Uno degli edifici più antichi della città (1322) anteriore alla guerra di Chioggia (1379-80), aveva la funzione di conservare il grano necessario alla comunita e poggiava orginariamente e fino al secolo scorso su 64 colonne.
Sulla facciata e visibile un'edicola con un'immagine della col Bambino, opera attribuita a Jacopo Sansovino (1486-1570).



IL PALAZZO MUNINCIPALE











IL MERCATO DEL PESCE



 

 

 

Colonna di Vigo


 Venuta alla luce nel 1763 durante gli scavi per la ricostruzione della torre con orologio e campana del vecchio Palazzo di città, questa colonna é scolpita in marmo greco e sormontata da un capitello bizantino del XII sec. recante in cima il leone di San Marco, volgarmente detto "el gato". Fu collocata nel 1786 dal podestà Giulio Mussato e domina l'omonima piazza.













Ponte di Vigo


Rappresenta il balcone della città ed è il più artistico degli otto ponti che cavalcano il Canal Vena, l'equivalente del Ponte di Rialto di Venezia. Fu costruito in muratura nel 1685 sotto il podestà Morosini ed abbellito nel 1762 con marmi d'Istria, in sotituzione di quello in legno, sul quale si combattè aspramente durante la guerra di Chioggia (1379-80). Un tempo vi era collocato un fanale come segnale di orientamento per i naviganti. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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