venerdì 30 novembre 2012

Il progetto nasce dal bisogno di dare una risposta a persone diversamente abili nel territorio dei comuni di Cavarzere e Cona. Il rischio di inattività comporta un onere economico assistenziale di grado elevato da partedei Comuni, Aziende sociosanitarie e Regione.
Il progetto mira a favorire da una parte una potenziale transizione da una posizione di inattività dei soggetti coinvolti, dall’altra rafforzare aspetti di benessere psicofisico, ampliando l’incisività dell’operato dei servizi ociali e degli enti coinvolti in rapporto alla complessità e alla vastità territoriale nell’individuare in maniera capillare i casi appartenenti al bacino d’utenza di riferimento.
I disabili residenti inattivi nei comuni di Cavarzere e Cona sono 136 di cui 64 uomini e 71 donne.
Dai dati in possesso (fonte: Piano di Zona Aziendale dell’AULSS14 di Chioggia-Cavarzere-Cona 2011- 2015) si evince come il sistema di servizi per il cittadino disabile nei comuni interessati sia in un momento di forte difficoltà.
Viene infatti sottolineato come nel biennio 2011/2012 nel centro diurno Emmanuel di Cavarzere, che
attualmente accoglie 37 utenti, non ci sia disponibilità di accoglienza di altri utenti (tabella 18, pag. 45 PDZ 2011-2015 AULSS 14) per un fabbisogno che aumenterà invece nel 2013 con la richiesta di altri 6 utenti residenti nel territorio di Cavarzere e 1 di Cona (tabella 17, pag.44, PDZ 2011-2015 AULSS 14).
Gli utenti previsti dal progetto sono da un minimo di 10 ad un massimo di 20 cittadini disabili residenti nei territori dei Comuni di Cavarzere e Cona valutati dai Comuni e dal personale dell’unità operativa Handicap dell’AULSS 14.
Dai dati sopra riportati emerge che le strutture attualmente in grado di accogliere e seguire i cittadini disabili sono insufficienti e che il loro potenziamento può comportare indubbi benefici non solo alle famiglie direttamente coinvolte ma all’intero territorio.
È fondamentale creare quindi uno spazio per sostenere, motivare, accompagnare e sviluppare abilità residue attraverso percorsi di terapia assistita all’interno del territorio. Per questo l’attività verrà affidata alla Cooperativa Sociale Emmanuel di Cavarzere che dispone della struttura, dei laboratori (assemblaggio, informatica, ludico-ricreativo), e il personale specializzato che gestirà il progetto e il gruppo nelle attività quotidiane. Le attività che verranno svolte saranno extra CEOD, cioè sviluppate all’infuori dell’orario del centro diurno. Per favorire la mobilità degli utenti selezionati verrà previsto un servizio di trasporto con i mezzi della cooperativa per raggiungere, nella prima fase del progetto, i laboratori presso l’Emmanuel e, a partire dalla seconda fase, i laboratori esterni previsti all’interno di realtà rurali. A partire dal secondo anno saranno previste attività di pet therapy o altre legate alla realtà rurale con operatori specializzati.  
Lo scopo della terapia assistita è quello di portare il paziente a raggiungere il più alto grado di autonomia nella self-care e nelle attività della vita quotidiana e in comunità. Inoltre va sottolineato come il progetto sia coerente con la vision dell’area disabilità del Piano di Zona 2011-2015 dell’AULSS 14 che mira alla creazione di una comunità più sensibile ed attiva capace di promuovere nel territorio una rete integrata di sostegno e di supporto nei luoghi familiari, educativi, della salute, del lavoro e del tempo libero dei cittadini con disabilità e le loro famiglie.
Il progetto è previsto dal Piano di Zona Aziendale 2011-2015 dell’AULSS14.

Obiettivi specifici
- Creare delle condizioni nuove e spazi specifici all’interno del centro diurno, durante il primo
periodo, e all’esterno successivamente, per soggetti disabili che permettano di monitorare, osservare
e verificare i risultati di una nuova sperimentazione finalizzata allo sviluppo delle abilità manuali e
relazionali;
- L’iniziativa prende vita da una rinnovata considerazione del progetto esistenziale delle persone con
disabilità che deve prevedere un’adeguata integrazione sociale;
- Svolgere una mappatura e sensibilizzazione della realtà del territorio rispetto all’inserimento in
attività di soggetti con disabilità;
- Ampliare l’offerta educativa-formativa e di orientamento di spazi diversificati attraverso
progettazioni specifiche, rivolte all’acquisizione di nuove abilità;
- Favorire gli spostamenti all’interno del territorio degli utenti selezionati nei laboratori attraverso un
servizio di mobilità con i mezzi della cooperativa Emmanuel;
- Migliorare le componenti comportamentali, fisiche, cognitive, psicosociali ed emotive attraverso
percorsi di pet therapy e attività legate alla realtà rurale del territorio.

Piano dettagliato delle attività
Il progetto ha valenza sovra comunale, comuni di Cavarzere e Cona.
La fase iniziale dell’azione prevede un periodo di concertazione tra gli enti coinvolti, servizi sociali comunali e servizi socio-sanitari distrettuali dell’AULSS, nell’individuare i soggetti più idonei da coinvolgere nelle azioni previste dal progetto.

Le azioni previste durante il primo anno sono:
 Individuazione dei destinatari del progetto: incontri con gli operatori dell’Unità Operativa Handicap
dell’AULSS 14 per l’individuazione dei destinatari; incontri con gli assessori dei servizi sociali e gli
assistenti sociali dei comuni coinvolti per un confronto tra le richieste raccolte per una più attenta
selezione  favorendo quei casi “difficili” sia dal punto di vista diagnostico che a livello di disagio
sociale; eventuale UVMD;
 Pubblicizzazione del progetto;
 Creazione del gruppo di lavoro attraverso tutoraggio: valutazione di un numero da 10 sino a 20
utenti disabili residenti nei comuni di Cavarzere e Cona; incontri preliminari con il tutor della
cooperativa Emmanuel sulle impostazioni delle fasi del progetto, sulla realizzazione degli obiettivi
specifici come potenziale occasione di crescita personale e realizzazione di una maggiore autonomia
personale spendibile nel proprio contesto territoriale;
 Creazione di gruppi in base alle problematiche specifiche dell’utenza da turnare all’interno delle
attività proposte;
 Servizio di mobilità per gli utenti per i laboratori interni alla cooperativa;
 Elaborazione dell’esperienza mediante incontri periodici con psicoterapeuta dell’Unità Operativa
Handicap dell’AULSS 14 di Chioggia per valutare gli effetti nell’inserimento delle attività;
 Ricerca collaborazioni esterne al fine di diversificare l’esperienza e avvicinarla al contesto sociale
territoriale di appartenenza: in modo tale da  integrare il progetto di terapia assistita con gli obiettivi
el FEASR e del GAL. Per questo si intende, durante il primo anno di attività, ricercare nel territorio
interessato collaborazioni esterne (cooperative e aziende agricole, vivai, agriturismi, fattorie
didattiche) in modo tale da esternalizzare l’esperienza e le capacità acquisite durante il periodo di
laboratori all’interno di una realtà rurale;
 Presenza del tutor nelle attività quotidiane dei soggetti inseriti nei contesti specifici;

La prima fase di sperimentazione avverrà all’interno dei laboratori realizzati negli spazi di proprietà della cooperativa sociale in via Cavour a Cavarzere; il tempo previsto per le attività sarà di almeno 20 ore settimanali.

Durante il primo anno si ricercheranno collaborazioni al progetto per creare attività esterne, come
l’ippoterapia e altre attività legate al territorio rurale. Questo sia per continuare il lavoro di gruppo,
consolidato durante i primi mesi di attività, sia per acquisire nuove abilità ed esperienza in un ambiente esterno alla cooperativa. Il periodo di attività presso le collaborazioni inizierà a metà del secondo anno e continuerà fino a conclusione del terzo anno di progetto. Durante questo periodo il gruppo continuerà ad essere seguito dal tutor per dare continuità al lavoro svolto all’interno dei laboratori della cooperativa Emmanuel per poter monitorare giorno per giorno progressi e regressi degli utenti coinvolti.
Il servizio per la mobilità continuerà anche nel secondo e terzo anno mediante il trasporto degli utenti con i mezzi della cooperativa Emmanuel: questo per favorire gli spostamenti degli utenti nel territorio per raggiungere la sede della cooperativa sia per raggiungere i laboratori esterni. Al fine di una più approfondita analisi caso per caso degli utenti continueranno anche gli incontri con lo psicoterapeuta. Alla fine del terzo anno si prevede che il gruppo coinvolto abbia assimilato l’esperienza migliorando il proprio grado di autonomia nella vita quotidiana. Inoltre si auspica che il progetto possa rafforzare le capacità sociali rendendo l’utente protagonista della sua vita all’interno della comunità del comune di appartenenza.
Alla conclusione, è prevista la presentazione pubblica dell’esperienza.

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